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14 giugno 2014

Luna piena: quali effetti ha sull'uomo, sulle piante e gli animali

Siamo in attesa della luna piena più colorata del 2014. Non possiamo negare gli effetti della luna sulla Terra, a partire dalle maree e dalla tradizione di rispettare il calendario lunare in agricoltura. La scienza ha comprovato gli effetti della luna piena sugli animali, ma vi sono ancora forti dubbi per quanto riguarda l'uomo. Secondo la tradizione popolare le fasi lunari influiscono sul ciclo mestruale e in particolare la luna piena risulta legata al parto. Ecco alcune curiosità sugli effetti della luna piena sull'uomo, le piante e gli animali.


Effetti della luna piena sull'uomo

1) Difficoltà a dormire

Gli effetti della luna piena sull'uomo sono soltanto un mito? Forse qualcosa di vero c'è. La luna piena sarebbe in grado di influire sul nostro ritmo circadiano (ritmo sonno-veglia). A confermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, secondo cui le credenze popolari sarebbero corrette. Il tutto risalirebbe all'evoluzione dell'uomo, che sarebbe avvenuta seguendo i cicli della luna, come per gli animali. La luna piena, in conclusione, almeno per quanto riguarda il sonno sarebbe in grado di agire sul nostro orologio biologico.

2) Luna piena e parto

Talvolta abbiamo sentito dire che per determinare quando avverrà un parto, non dovremmo tenere conto della data di termine indicata, ma dell'arrivo della luna piena più vicina. E' facile associare alle fasi lunari il ciclo mestruale e probabilmente anche per quanto riguarda le tradizioni legate al parto, esiste un fondo di verità, anche se le statistiche non ne avrebbero al momento dato conferma.

3) Follia

Il lunatico è il folle, il pazzo, lo sregolato, il "fool". La follia e la pazzia sono da sempre collegate alla luna piena. La scienza è andata alla ricerca di dati statistici riguardanti l'aumento di incidenti, suicidi e omicidi durante la luna piena, ma non ha trovato conferme, almeno per quanto riguarda gli anni recenti. Il legame tra follia e luna piena è solo leggendario? C'è chi pensa, con ironia, che i comportamenti strani di alcune persone durante la luna piena siano dovuti alla mancanza di sonno di cui sopra.

4) Licantropia

Il cinema e la letteratura hanno tessuto trame avvincenti sul mito della licantropia. La tradizione parla di uomo lupo o di lupo mannaro. Anche la medicina in passato avrebbe descritto il fenomeno, come una sorta di "trasformazione" durante la luna piena. Vi sarebbero state forme isteriche e comportamenti inusuali che richiamavano il mondo animale. Ma ora, come spiega lo psichiatra Massimo Lai, del delirio di trasformazione nella letteratura psichiatrica non vi sarebbe quasi più traccia.

5) Epilessia

In passato si pensava che l'epilessia fosse scatenata proprio dalla luna piena. La scienza ha indagato sul fenomeno e avrebbe individuato un effetto diretto della luminosità, e non della luna, sulla possibilità che si scatenino delle crisi epilettiche. Secondo alcuni la luna piena non avrebbe alcun effetto sulle crisi epilettiche, secondo altri invece lo potrebbe avere indirettamente.

Effetti della luna piena sulle piante

1) Umidità del terreno

Secondo l'agricoltura biodinamica, dopo la luna piena inizia a crearsi una situazione di maggiore umidità nel terreno. Proviamo dunque a controllare bene il nostro orto e le nostre piante in vaso, per capire se la luna piena abbia davvero avuto effetto. Subito dopo la luna piena, l'energia delle piante inizia a scendere, con uno spostamento verso le radici.

2) Bulbi e tuberi

Con la luna piena e nella fase successiva, che porterà alla luna calante, sarà il momento di piantare i tuberi e gli ortaggi che crescono sottoterra: patate, carote, topinambur, cipolle, aglio, barbabietole, ravanelli. E' anche il momento di piantare i bulbi floreali. Secondo l'agricoltura biodinamica, la luna piena favorisce lo sviluppo di bulbi e tuberi.

3) Erbe medicinali

Secondo la tradizione contadina e della medicina naturale, le erbe medicinali durante la fase della luna piena contengono i massimi livelli dei loro principi attivi e gli steli delle piante tendono a dirigere verso l'alto. Dunque i giorni di luna piena sarebbero i più indicati per la raccolta delle piante officinali e curative.

4) Raccolta dei fiori curativi

La tradizione agricola consiglia di raccogliere i fiori curativi e commestibili durante la fase di luna piena, poiché proprio in questo momento, soprattutto per quanto riguarda le piante aromatiche, i fiori si troverebbero nel momento di massima energia, che poi inizierà a scendere con la fase di luna calante.

5) Trapianti

Aspettate la luna piena e soprattutto la successiva fase di luna calante per dedicarvi a qualsiasi tipo di trapianto. La linfa delle piante tende infatti a dirigersi verso in basso e ciò favorirà una maggiore radicazione. A partire dalla fase di luna calante, dunque subito dopo la luna piena, potrete seminare basilico, cavoli, cicoria, lattuga, finocchi sedano e tutto ciò che monta a seme.

Effetti della luna piena sugli animali

1) Coralli

A quanto pare, durante la luna piena di dicembre, i coralli delle coste australiane concentrano tutte le loro energie riproduttive e portano alla massima deposizione di uova sulla Terra. Ad incentivare il fenomeno sarebbero temperatura, salinità dell'acqua, disponibilità di cibo e proprio gli effetti della luna piena.

2) Cani e gatti

Pare che proprio durante la luna piena cani e gatti corrano i maggiori rischi di incorrere in incidenti. Uno studio ha investigato questa correlazione e ha evidenziato un incremento delle visite al pronto soccorso durante la luna piena del 23% per i gatti e del 28% per i cani. I ricercatori, però, non sarebbero ancora riusciti a determinare il motivo del fenomeno.

3) Insetti

Insetto come la formicaleone (doodlebug) durante la luna piena scaverebbero buchi più grandi e profondi nel terreno. Si tratta di trappole a forma di imbuto che vengono preparate nell'attesa che le prede vi cadano accidentalmente. Il ciclo lunare avrebbe dunque un influsso importante su questi insetti, che sarebbe però ancora da determinare.

4) Leoni

I leoni vanno a caccia di preda soprattutto la notte, ma a volte cacciano meglio durante il giorno, soprattutto dopo la luna piena. Una ricerca ha dimostrato che i leoni nelle notti di luna piena consumano meno cibo, forse perché nel frattempo le loro prede sono meno attive. Dopo una notte più luminosa del solido, ma scarsa di prede, i leoni andrebbero a caccia durante il giorno per sfamarsi.

5) Scorpioni

I raggi UV del chiaro di luna reagiscono con una proteina presente negli scorpioni che li farebbe brillare di blu nel buio. Tendono ad essere più attivi durante la luna nuova mentre cercano riparo e riposo nel resto del ciclo lunare. E' possibile che durante le notti più buie, le prede siano più disponibili.
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13 giugno 2014

Gli alieni? Non così lontani secondo gli esperti del Seti.



Gli alieni? Tempo venti anni e (forse) usciranno fuori, parola degli esperti del Seti (Search of Extra-Terrestrial Intelligence), l’istituto californiano per la ricerca di forme di intelligenza extra-terrestre. Di mondi che potrebbero ospitare la vita infatti (per condizioni climatiche e composizione) ne esistono (sia nel nostro Sistema solare che fuori) e le probabilità che qualche tipo di organismo effettivamente vi si sia sviluppato sono buone, secondo l’astronomo del Seti Seth Shostak, “e se così fosse, potremmo scoprirlo nei prossimi 20 anni, finanziamenti permettendo”, riferisce Discovery News.

"Il fatto che finora non si sia trovato nulla non significa niente" continua Shostak, intervenuto a un’audizione dell’House Science and Technology Committee, precisando come la caccia sia appena cominciata. Caccia che si batte su tre fronti: la ricerca di forme di vita extraterresti all’interno del Sistema solare (vedi Marte e alcuni satelliti naturali); in pianeti lontani, analizzando la presenza di ossigeno e metano nella loro atmosfera (gas legati alla biologia); infine l’analisi di segnali radio o di altro tipo, lanciati nello Spazio da forme di vita aliene molto avanzate.

Vi sembra così strano, almeno l’ultimo punto? Non c’è nessun motivo per crederlo, secondo Shostak, che spiega: “Questo ha senso perché in realtà anche noi, solo 100 anni dopo l’invenzione della radio, abbiamo già la tecnologia che ci permette di inviare bit di informazioni attraverso anni luce di distanza”, ha detto Shostak. 

Ci vediamo tra 20 anni per le risposte!
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6 giugno 2014

Guarda l'immagine di una stella nei suoi ultimi istanti di vita, l'anello di diamante cosmico!



Situato a circa 2.500 anni luce dalla Terra, Abell 33 (noto anche come PK238 34,1) rappresenta i resti finali di una stella simile al sole che ha gettato la sua atmosfera nello spazio, liberando una enorme bolla di gas e polvere chiamata  'nebulosa planetaria'.

Questo residuo stellare è stato catturato in dettaglio, come mai visto prima, grazie al Very Large Telescope nel deserto del Cile.

L'allineamento della nebulosa con la stella crea un effetto simile a quello di un anello di diamante, il risultato è sbalorditivo.

Guardate con attenzione la nebulosa, appena fuori dal centro dell'immagine potrete vedere un piccolo nucleo, di dimensioni simili a quelle della terra. Anche se è in procinto di morire, la stella brucia ancora con abbastanza energia da emanare una copiosa quantità di radiazioni ultraviolette nello spazio circostante, che farà vedere il bagliore della bolla per decine di migliaia di anni prima di svanire nel buio.

Per vedere l'immagine a grandezza originale vai qui.

Fonte: NG


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Un enorme asteroide sfiorerà la superficie terrestre!



In data 8 giugno, l'asteroide 2014 HQ124 farà un approccio con la Terra a tre volte la distanza della Luna, naturalmente questo non comporta alcun rischio per noi. Buona cosa, perché è lungo 350 metri! (352 per l'esattezza)

I ricercatori del Wide-Field Infrared Survey Explorer della NASA ( WISE ) hanno rilevato il colosso il 23 aprile. Viaggia a 17 volte la velocità di una pallottola, 14 km/s (31 mila miglia all'ora) ed è, in ogni suo punto, 10-20 volte più grande dell'asteroide Chelyabinsk. Se dovesse urtare la Terra (di nuovo, non ti preoccupare, non succederà) l'impatto sarebbe pari a quello di una bomba H, rilasciando molti megatoni di energia. Considerate che tutta questa energia farebbe impallidire la potenza di una bomba atomica.

Certo, è un po' sconcertante sapere che un asteroide, abbastanza grande da sconvolgere gli equilibri terresti, sia stato scoperto solo circa sei settimane fa. Considerate però che non sarebbe stato nulal da fare anche se lo avessimo saputo molto prima, Per cercare di ridurre al minimo il rischio della nostra morte certa da asteroidi, la NASA e Slooh hanno unito le forze per l'Asteroid Grand Challenge, che autorizza gli scienziati cittadini ad aiutare a scoprire e monitorare eventuali asteroidi diretti verso il nostro paneta.



Trovi il video che mostra la direzione dell'asteroide e come si avvicinerà alla terra qui:



Fonte: IFLS


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5 giugno 2014

Guarda la prima, enorme e spettacolare eruzione solare catturata dalla Nasa!



Il 9 maggio, il nuovo osservatorio solare della NASA, il Region Interface Imaging Spectrograph ( IRIS ), ha catturato una magnifica eruzione di materiale dal sole chiamata espulsione di massa coronale ( CME ), e ora la NASA ha rilasciato un video della manifestazione, in dettaglio, senza precedenti.

IRIS , che è stato lanciato nel giugno dello scorso anno, osserva come il materiale solare si comporta in una regione poco conosciuta in bassa atmosfera del sole, raccogliendo filmati con incredibile risoluzione. Gli scienziati sperano che queste informazioni possano aiutare ulteriormente la nostra conoscenza delle dinamiche del sole.

Come detto, il filmato pubblicato dimostra un evento chiamato CME. Essi sono formati da violente raffiche, a forma di palloncino e campo magnetico, di vento solare che rilasciano grandi quantità di materia nello spazio. Si verificano quando i forti campi magnetici del sole, che ne strutturano l'atmosfera esterna ( corona ), diventano così contorti e distorti dalla turbolenza che cercano di uscire, espellendo enormi bolle di plasma. Un grande CME può eruttare fuori fino a un miliardo di tonnellate di materia ad una velocità fino a diversi milioni di km. Di solito l'evento andrà alla deriva al largo di poco, ma a volte può produrre tempeste magnetiche che possono interferire con i sistemi elettrici sulla Terra. Essi sono spesso associati con brillamenti solari, ma possono verificarsi indipendentemente da tali eventi.

I CME sono comuni e possono verificarsi fino a più volte al giorno, però, IRIS può dirigere la sua attenzione solo su alcune aree del sole che ha deciso con un giorno di anticipo. Rprendere questi eventi è quindi di solito una questione di fortuna.

"Ci concentriamo sulle regioni più attive per cercare di vedere un riflesso o un CME", ha dichiarato Bart De Pontieu, colui che guida il progetto IRIS al Lockheed Martin Solar & Astrophysics Laboratory in una notizia release. «E allora aspettiamo e speriamo che riprendiamo qualcosa. Questo è il primo CME chiaro per IRIS quindi la squadra è molto eccitata".

Guardate questo video del CME che mette scaglia il materiale solare fuori alla velocità di quasi 2,5 milioni di km\h . Il campo visivo è di circa 7,5 volte la larghezza della Terra e siamo 5 volte più alti.


Fonte: IFLS


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Ecco una nuova spettacolare immagine dell'universo dal telescopio Hubble



Grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble, gli astronomi hanno messo insieme la più completa e straordinariamente colorata immagine dell'Universo conosciuto. L'immagine composita, chiamata Hubble Ultra Deep Field 2014, combina immagini separate scattate nel corso di un periodo di quasi un decennio, utilizzando l'Advanced Camera for Surveys di Hubble e la Wide Field Camera 3.

Gli scienziati hanno imparato molto sulla formazione delle stelle nel corso degli anni utilizzando i dati raccolti da strumenti potenti come Hubble, ma molti pezzi del puzzle erano mancanti. Varie informazioni erano state raccolte da galassie vicine utilizzando servizi come l'osservatorio Galaxy Evolution Explorer della NASA; ma anche le galassie più lontane, utilizzando le capacità a infrarossi di Hubble. A causa della notevole quantità di tempo che ci vuole alla luce per viaggiare a noi da queste galassie lontane, noi le osserviamo nei loro primi stadi primitivi.

Ma per quanto riguarda il periodo in mezzo? Questa informazione è fondamentale per comprendere la formazione stellare, ma gli scienziati sono sempre stati privi di questi dati. In particolare, cosa c'è tra 5 e 10 miliardi di anni luce di distanza dalla Terra è un po' una scatola chiusa, che è in realtà quando si sono formate la maggior parte delle stelle nell'Universo.

Questo divario in informazione era dovuto al fatto che le più giovani e grandi stelle emettono luce UV e Hubble è stato in grado solo ora di raccogliere i dati usando la luce infrarossa visibile. Al fine di riempire gli spazi vuoti, i dati UV sono stati inseriti nell'Hubble Ultra Deep Field ( HUDF ) utilizzando l'Hubble Wide Field Camera 3.

"La mancanza di informazioni da luce ultravioletta ha fatto studiare galassie ma  era come cercare di capire la storia delle famiglie senza conoscere i bambini delle elementari", ha detto il ricercatore principale Harry Teplitz di Caltech.

L'aggiunta di lunghezze d'onda ha permesso agli scienziati di dedurre dove nelle galassie si stavano formando stelle e dove si verificavano determinati eventi nelle galassie primitive. Questi dati possono poi essere utilizzati per estrapolare informazioni su come altre galassie, compresa la nostra Via Lattea, hanno potuto evolvere dai piccoli  incontri primitivi di stelle ai grandi sistemi complessi che vediamo ora.

L'imponente immagine composita prodotta dalle informazioni contiene circa 10.000 galassie e risale ad appena pochi milioni di anni dopo il Big Bang.
Non è straordinaria?

Clicca qui per l'immagine a dimensione originale!

Fonte: IFLS


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16 maggio 2014

Ricreati 13 miliardi di anni di evoluzione cosmica


La nuova simulazione dell’universo dalla nascita del Big Bang ad oggi è la più accurata e dettagliata mai creata. Illustris può ricreare la rete cosmica delle galassie, come nella precedente simulazione – ma quest’ultima include anche le galassie a spirali e quelle ellittiche; vengono incluse anche strutture su larga scala come ammassi di galassie, nebulose e vuoti dell’universo. Inoltre è possibile vedere dettagli su piccola scala come la chimica delle galassie e la predizione sui gas ed i metalli contenuti in esse.

"Il nostro computer tiene in considerazione tutte le leggi della natura – la gravità, la formazione di supernove ed i buchi neri e viene riprodotta l’evoluzione dell’universo fino ai nostri giorni”.

In questo “universo virtuale”, Genel e Mark Vogelsberger, insieme ai loro colleghi, sono riusciti a ricreare l’universo 12.000 anni dopo il Big Bang e a tracciare 13 miliardi di anni di evoluzione cosmica.
Grazie ai rapidi progressi in campo informatico, sono stati in grado di modellare contemporaneamente l'evoluzione delle diverse componenti della formazione delle galassie, compresa quella dei barioni (materia visibile) e quella della materia oscura.
Vogelsberger , in un comunicato stampa ha detto: "Fino ad ora, nessuna simulazione è stato in grado di riprodurre l'universo su grandi e piccole scale simultaneamente”.
L’immagine sopra rappresenta il più grande e massiccio agglomerato di galassie, 15 Mpc/h in profondità. Potete vedere la densità della materia oscura (a sinistra) e la trasformazione in gas denso (a destra). Nella foto qui sotto invece, che rappresenta lo stesso agglomerato, possiamo vedere come la densità di materia oscura viene sovrapposta al campo di velocità del gas.



Un impegno durato 5 anni, illustris comprende sia la materia visibile che la materia oscura con 12 miliardi di “pixel” 3-D - o elementi di risoluzione. Gli attuali calcoli hanno impiegato 3 mesi di tempo in esecuzione continua, con un totale di 8.000 CPU che lavorano in tandem. Se avessero usato un computer desktop medio, ci sarebbero voluti 2000 anni per completare i calcoli. Ad oggi, il team ha contato più di 41.000 galassie.
Qui sotto potete vedere la distribuzione della luce stellare all’interno del più grande e denso ammasso di galassie.



“Illustris è come una macchina del tempo. Possiamo andare avanti e indietro nel tempo. Possiamo mettere in pausa la simulazione e zoomare in una singola galassia o in un ammasso di galassie, per vedere cosa realmente accade all’interno. Queste le parole di Genel.
Qui sotto invece possiamo vedere una mappa che raffigura l’annientamento della materia oscura.


Credits:
Images: Illustris Collaboration
Video: Nature Video


Michele Buccilli
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