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19 maggio 2014

La produzione di vetro potrebbe ridurre i rifiuti nucleari del 90%



L'energia nucleare è generalmente sicura e può produrre molti meno rifiuti rispetto alle forme di produzione di energia da combustibili fossili, ma i suoi rifiuti sono estremamente pericolosi e devono essere maneggiati con molta attenzione. Quando non smaltiti correttamente, possono causare una varietà di tumori e ha impatti negativi sull'ecosistema circostante. Lo stoccaggio dei rifiuti attualmente avviene in contenitori di cemento di grandi dimensioni che sono molto costosi, perché i rifiuti possono restare per centinaia di migliaia di anni prima di diventare inerti. Una nuova tecnica può eliminare i rifiuti radioattivi di circa il 90%. Lo studio è stato condotto dal professor Neil Hyatt del Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria della Sheffield University, ed è stato pubblicato sul Journal of Nuclear Materials.

L'incredibile riduzione deriva dalla combinazione dei rifiuti di plutonio con scorie d'altoforno, un sottoprodotto di fabbricazione dell'acciaio e del ferro. Il risultato è un vetro che stabilizza il plutonio in modo che possa essere immagazzinato in modo sicuro.

Per lo studio, tuttavia, il gruppo ha usato cerio anziché plutonio. I due metalli si comportano allo stesso modo, lasciando il cerio come alternativa sicura per i ricercatori da usare mentre affinano la tecnica. Tre parti cerio e una parte scorie d'altoforno sono stati combinati e riscaldati a oltre 1500°C (2732 ° F) e quindi raffreddate a temperatura ambiente. Il risultato è un vetro resistente silicato nero che può stoccare in modo sicuro il dannoso plutonio.

Il processo di fusione non produce una reazione violenta e il prodotto di vetro è solo il 5-20% del volume dei materiali di partenza. Poiché il processo avviene con pochissimi passaggi, il team di ricerca spera che potrebbe eventualmente essere utilizzato nello sforzo di ripulire la centrale di Fukushima che è stata danneggiata dal terremoto e lo tsunami che ha colpito il Giappone nel 2011.


In tutto il mondo, oltre 200.000 metri cubi di rifiuti radioattivi provenienti da attività nucleari vengono generati ogni anno. Trasformandoli in un bicchiere che può essere sepolto sicuro ridurrà notevolmente i costi di smaltimento. Poiché questa tecnica è molto più sicura, potrebbe alleviare le preoccupazioni dell'opinione pubblica in merito allo smaltimento e sepoltura.

Luca Tozzi

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