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4 novembre 2016

Arriva l'obbligo delle gomme invernali o delle catene. Dal 15 di Novembre tutti dovranno essere in regola

Il 15 di Novembre (poco meno di 2 settimane), scatta l'obbligo di montare i pneumatici invernali su auto e furgoni, come scritto nell'art. 6 del Codice della strada.

Circolare dopo questa data senza pneumatici invernali, pneumatici M+S o dotazioni alternative (come per esempio le catene a bordo) può costarvi molto cara.

In base al tipo di strada su cui circolate la multa può variare, se l'infrazione viene commessa in un centro abitato la multa base parte da 41€, mentre al di fuori dei centri abitati può costarvi come minimo 84€. In autostrada invece si va da un minimo di 80 ad un massimo di 318€ e la decurtazione sulla patente di guida di tre punti. 



Se la multa viene pagata entro 5 giorni si ha diritto ad una riduzione de 30%. Se il vostro veicolo è sprovvisto delle dotazioni invernali si rischia addirittura il fermo amministrativo del mezzo in determinate situazioni climatiche (se viene valutato come pericoloso per la circolazione e la sicurezza degli altri automobilisti).

Ribadiamo, inoltre, che nell'articolo 122 comma 8 del Codice della Strada troviamo scritto che pneumatici invernali e catene da neve sono da considerare equivalenti.

La soluzione migliore per chi invece non vuole montare pneumatici invernali è quella di acquistare delle gomme marcate M+S (Mud & Snow),  questi infatti sono considerati a norma di legge ma offrono prestazioni e aderenza migliori rispetto a pneumatici estivi o le classiche catene da neve. Inoltre mantengono la loro sicurezza anche su asciutto, ghiaccio e bagnato.

Un'altra idea è quella di montare pneumatici quattro stagioni o all season. Molto simili agli pneumatici M+S ma offrono prestazioni leggermente migliori durante tutto l'anno.
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2 agosto 2016

I 5 Pokémon più rari di Pokémon GO

Come in tutti i giochi anche in Pokémon GO esistono Pokémon più o meno rari.
C'è chi preferisce puntare alla quantità e chi invece preferisce la qualità, catturando i Pokémon più rari.

La difficoltà è che i vari Pokémon abitano nel loro habitat naturale, rimanere quindi difficile per chi abita in città riuscire a catturare mostriciattoli d'acqua!

Si pensa che i Pokémon leggendari verrano inseriti presto nel gioco, nel frattempo abbiamo stilato la lista dei 5 Pokémon più rari!

1. Articuno



Articuno è un pokèmon volante di tipo ghiaccio. Ogni volta che sbatte le ali tutto quello che si trova intorno viene ghiacciato. A volte aiuta qualche viaggiatore perso tra le montagne a ritrovare la via di casa.

2. Zapdos



Anche Zapdos è un Pokémon volante ma di tipo elettrico. Zapdos quando sbatte le ali rilascia elettricità e dà il via ad una tempesta di fulmini.

3. Moltres



Moltres è il terzo Pokémon leggendario volante, ripreso forse dall'araba fenice. Al battito delle sue ali fà esplodere incendi che si propagano per diversi km.

4. Mew



Uno dei Pokémon più amati di sempre. Sembra innocuo ma in realtà è un vero e proprio ibrido progettato per uccidere. Al suo interno racchiude tracce di dna da tutti gli altri pokèmon.

5. Vaporeon


Vaporeon è molto simile ad una sirena e si nasconde tra i laghetti delle città, inoltre è molto difficile da trovare visto che in acqua tende a SCIOGLIERSI!

Da oggi in poi potrete trovare queste e moltre altre Pokémon Go News in questo portale, continuate a seguirci!
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19 giugno 2014

I 5 contagi mortali più probabili nella vita reale!



Ci sono milioni di malattie in agguato pronte a portare l'umanità all'estinzione, ma quali sono i 5 contagi più probabili?

La malattia è il risultato della complessa interazione tra il sistema immunitario e l'organismo estraneo. La branca che studia tali patologie è chiamata infettivologia.

Affinché una malattia venga definita come infettiva, essa deve rispondere a determinati criteri epidemiologici. In primo luogo una malattia infettiva deve colpire indiscriminatamente entrambi i sessi. In secondo luogo deve rispondere alla legge di Farr, che afferma che le malattie infettive si diffondono secondo un ritmo esponenziale.

Ecco la lista in ordine di violenza:


5.Influenza

Dopo il flagello del 1918 che ha ucciso milioni di persone, e la preoccupazione che l'epidemia H1N1 ha portato nel 2009, gli epidemiologi sono disposti a scommettere che influenza ha il potenziale di trasformarsi in una pandemia mortale.

I virus influenzali si propagano su goccioline disperse nell'aria quando qualcuno tossisce, starnutisce o parla. Ma la gente può anche prendere il virus indirettamente, perché può sopravvivere per qualche tempo su oggetti come telefoni, pulsanti o tastiere.

Febbre, dolori, mal di gola, tosse e stanchezza sono le caratteristiche distintive di influenza. Ma la malattia respiratoria può portare complicazioni come la polmonite, che può essere mortale se un ceppo particolarmente virulento. Campagne di vaccinazione sono impotenti davanti all'influenza perché può passare dagli animali agli esseri umani mutando nel fratempo.

"Tutti i sottotipi vivono negli uccelli selvatici, e stanno mutando, quando arriveranno alla popolazione umana, non saremo immuni", ha detto il Dr. Tomas Aragon, direttore della University of California.


4.Sars

Quando il virus che causa la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) ha colpito nel 2003, ha mostrato come i sistemi di sanità pubblica potrebbero reagire a un focolaio, e allo stesso tempo, come una pandemia mortale potrebbe colpire il mondo. Quell'anno ci sono stati circa 8.000 casi e 750 morti, secondo il CDC e il National Institutes of Health.

Il virus della SARS è una mutazione di un virus virulento della famiglia dei coronavirus, in questa c'è anche la causa del raffreddore comune. "E' stato così patogeno, che quasi tutti gli infetti si ammalarono" Aragon disse.

Sintomi di SARS come febbre, mal di testa e tosse, spesso fanno pensare a una polmonite. La SARS ha avuto un tasso di mortalità  del 9-12% tra le persone alle quali è stata diagnosticata. Nelle persone di età superiore a 65 anni, il tasso di mortalità era superiore al 50%.

La SARS si diffonde attraverso le goccioline disperse nell'aria tanto come l'influenza, ma molto rimane sconosciuto circa le sue origini; potrebbe anche succedere che il virus possa mutare di nuovo in un ospite di origine animale e saltare verso gli esseri umani.

"La SARS, anche se è sparita, potrebbe tornare in qualsiasi momento", ha detto il dottor Ali S. Khan, direttore dell'Ufficio del CDC.


3.Antrace

Gli esperti di salute pubblica devono guardare al di là della natura per le minacce pandemiche sconosciute. Malattie che sono generalmente sotto controllo in natura potrebbero trasformarsi in epidemie mortali se usate come arma per il bioterrorismo.

"L'antrace è la più preoccupante", ha detto Aragon, "delle potenziali minacce di bioterrorismo".

I batteri dell'antrace (Bacillus anthracis) possono infettare gli esseri umani in tre modi, ed ogni via di trasmissione porta a sintomi diversi, che vanno da una piaga che prude sulla pelle a problemi respiratori, febbre e shock. Circa il 95% delle infezioni da antrace note sono passate agli esseri umani dal bestiame attraverso il contatto con la pelle, anche se mangiare carne contaminata può trasferire i batteri, secondo il NIH e CDC.

Ma, nel 2001, 22 persone si sono ammalate dopo aver respirato spore di antrace inviate attraverso delle lettere. L'inalazione di antrace può portare ad una infezione mortale che inizia diversi giorni o settimane dopo l'esposizione. Una volta che le spore di antrace germinano, rilasciano sostanze tossiche che provocano emorragie interne, gonfiore fino a poter uccidere il tessuto.

Anche se gli antibiotici di solito possono curare un'infezione da antrace per contatto, il CDC stima che il 75% delle persone che contrarrà l'antrace da inalazione di spore morirà, anche con assistenza medica.


2.Tubercolosi resistente ai farmaci

Alcuni agenti patogeni causano problemi non tanto perché uccidono rapidamente, ma perché non possono essere uccisi facilmente.

"Un'altra infezione che è diffusa nel mondo, e che stiamo tenendo a bada, è la tubercolosi, o TB," ha detto il Dr. William Schaffner, ex membro del consiglio della Infectious Diseases Society of America.

Diffondendosi attraverso le goccioline disperse nell'aria in un colpo di tosse, la tubercolosi può sopravvivere come un'infezione di basso grado in una persona per anni, diffondendosi lentamente ad altre persone per tutta la comunità. I sintomi comprendono tosse cronica, grave perdita di peso e sudorazione notturna.

La TB ha ucciso 1,7 milioni di persone nel 2009, rendendola una delle malattie infettive più letali del mondo, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Molti di questi decessi potevano essere evitati se i pazienti fossero stati trattati con un ciclo di sei mesi di farmaci.

Inoltre, negli ultimi 15 anni, le forme farmaco-resistenti di tubercolosi hanno minacciato gli sforzi per combattere la malattia. Come batteri di TB si evolvono per essere resistenti ai farmaci, i medici temono di perdere terreno nel combattere una malattia che affliggeva gran parte del mondo prima dello sviluppo degli antibiotici.


1.Ebola

Il virus dell'Ebola potrebbe non uccidere tutte le persone che ha fatto la tubercolosi, ma è ancora uno dei patogeni più letali e un argomento di cui la gente parla molto, da quando è stato scoperto nel 1976

L'Ebola può stare in silenzio ad incubare in una persona da 2 a 21 giorni, dopo di che il paziente può subire un brusco innalzamento di temperatura e mal di testa, secondo il CDC. Dolori articolari e muscolari, mal di gola e la debolezza fanno spazio anche a diarrea, vomito e mal di stomaco. Alcune persone con l'Ebola avranno un rash cutaneo, occhi rossi, emorragie interne ed esterne, sempre secondo il CDC. 

Tutti e quattro i ceppi del virus Ebola noti , che infettano gli esseri umani, si diffondono attraverso il contatto con il sangue, i tessuti o i fluidi corporei del malato, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. I ceppi più virulenti di Ebola uccidono il 25-90% delle persone che infettano. Tutti i focolai di Ebola si sono verificati in Africa, e gli scienziati ipotizzano che il virus viene preso attraverso gli animali selvatici, il CDC ci riporta.


Voi che ne pensate?
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18 giugno 2014

Diamanti come cipolle! Ecco la nuova forma di diamante, più dura dei suoi cugini naturali!



I diamanti sono i minerali naturali più duri che l'uomo conosca. Anche se così, gli scienziati stanno lavorando per renderli ancora più duri, al fine di utilizzare le gemme scintillanti come strumenti per il taglio di materiali molto molto resistenti.

Ora, un team di ricercatori, guidati da Yongjun Tian e Quan Huang presso la Yanshan University in Cina, ha creato dei diamanti sintetici che sono più duri, nel senso che sono meno inclini a deformazione e rottura, di entrambi i diamanti artificiali e naturali.

Nell'aria, i diamanti naturali iniziano a ossidarsi a circa 800C° con conseguente usura degli strumenti diamantati, a temperature elevate. Sono stati fatti molti tentativi per indurire i diamanti ed anche con successo, però a scapito della loro resistenza termica che andava sempre calando. La ricerca ha superato il problema sintetizzando un diamante con una struttura nanometrica composta non da grani sottili ma da "gemelli" di cristalli, creando così dei reticoli simmetricamente perfetti. Utilizzando nanoparticelle di carbonio stratificati "a cipolla" e applicando temperature e pressioni elevate, i ricercatori sono stati in grado di produrre diamanti con una dimensione media di soli cinque nanometri, la più piccola microstruttura mai raggiunta in un diamante. La durezza aumentata di questo diamante "nano-gemellato" è connessa a una temperatura di ossidazione più elevata di 200C° rispetto a quella dei diamanti naturali.

I diamanti ottenuti hanno una struttura unica che li rende più resistenti alla pressione e permette loro di tollerare più calore prima che ossidino e prima che si trasformino in due gas (anidride carbonica e monossido) o nel carbonio ordinario, perdendo molte delle loro proprietà uniche di diamante.

Ora, il principale problema da affrontare è verificare se sia possibile trasferire il processo di produzione di questo materiale dal laboratorio su scala industriale mantenendo inalterate le qualità del prodotto.
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17 giugno 2014

Cose realmente importanti da sapere sull'alcolismo



L’alcolismo è una patologia cronica in cui l’organismo diventa dipendente dall’alcool. Gli alcolisti non riescono a controllare il loro rapporto con l’alcol: non hanno il controllo del momento in cui bere, della quantità ingerita e del numero di bicchieri bevuti in ciascuna occasione.
L'alcol alimentare (alcol etilico o etanolo), presente in diversa concentrazione nelle bevande alcoliche, è una sostanza che deriva dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nella frutta (il vino), oppure degli amidi di cui sono ricchi cereali (la birra) e tuberi.
L’alcol possiede un proprio valore energetico (7 kcal per grammo) ed in questo senso deve essere considerato un nutriente anche se le sue calorie vengono in gran parte disperse dall’organismo sotto forma di calore.


L'abuso di questa sostanza può dare: 

Epatite alcolica, un’infiammazione epatica. Dopo anni di alcolismo, l’epatite può distruggere e danneggiare irreversibilmente e progressivamente i tessuti del fegato (cirrosi epatica);
Problemi digestivi. Può causare l’infiammazione della mucosa dello stomaco (gastrite) ed è in grado di interferire con l’assorbimento delle vitamine del gruppo B e di altre sostanze nutritive. Se si beve troppo può risentirne anche il pancreas, che produce gli ormoni che regolano il metabolismo e gli enzimi che contribuiscono alla digestione dei grassi, delle proteine e dei carboidrati;
Problemi cardiaci. L’alcolismo può provocare problemi di pressione alta ed aumentare il rischio di insufficienza cardiaca o ictus;
Complicazioni del diabete. La sostanza interferisce con il rilascio del glucosio nel fegato e può aumentare il rischio di ipoglicemia (livello di glucosio nel sangue troppo basso);
Funzionalità sessuale e ciclo mestruale compromessi. L’abuso di alcol può causare disfunzione erettile oppure interrompere il ciclo mestruale;
Problemi agli occhi. Con l’andare del tempo, l’abuso di alcol può causare debolezza e paralisi dei muscoli oculari;
Malattie congenite. L’abuso di alcol durante la gravidanza può causare la sindrome alcolica fetale: il bambino può manifestare già alla nascita problemi fisici e di sviluppo;
Osteoporosi. L’alcol può interferire con la formazione del tessuto osseo. Le ossa, quindi, possono diventare fragili (osteoporosi) e presentare un maggior rischio di fratture;
Complicazioni neurologiche. L’abuso di alcol può influire negativamente sul sistema nervoso provocando
intorpidimento delle estremità, disturbi mentali, demenza e perdita della memoria a breve termine;
Aumento del rischio di tumori. L’abuso cronico di alcol è stato connesso a un aumento del rischio di diversi tumori, tra cui quelli della bocca, della gola, del fegato, del colon e del seno.

Gli effetti dell’alcol sul nostro organismo variano comunque in base alla dose di alcol che si ingerisce, alla concentrazione alcolica della bevanda e al fatto che l'alcol venga ingerito a stomaco vuoto oppure durante e dopo i pasti. Contano, infine, le differenze tra individuo ed individuo, quali il peso corporeo, il sesso e lo stato di salute.

Sembra comunque la lista delle controindicazioni di un farmaco, non è vero?

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Per quale motivo realmente sbadigliamo?

 

E' una domanda di lunga data, tutti almeno una volta ce l'abbiamo chiesto e da molto tempo gli scienziati cercano di rispondere al perché di questo stimolo incontrollabile. Sbadigliamo, per esempio, nei momenti che precedono il riposo, durante e dopo un pasto, ma anche in situazioni che hanno un determinato significato sociale e, non ci crederete, sessuale.

Una delle prime teorie, rimasta in voga per diversi anni e soppiantata dalle ultime ricerche, suggeriva che l'insorgere dello sbadiglio fosse un modo per aumentare la quantità di ossigeno nell'organismo, in risposta ad un eccesso di anidride carbonica nel sangue. 
C'è anche chi sostiene che sbadigliare sia un modo per comunicare apatia (da qui nascerebbe la contagiosità del gesto), condividendo il comportamento e lo stato fisiologico di chi ci sta attorno.

Altre teorie riguardano la possibilità che lo sbadiglio sia un riflesso scatenato dagli stessi neurotrasmettitori (serotonina prima di tutti) che, agendo a livello cerebrale, influenzano emozioni, umore, appetito ed altri aspetti della nostra vita.

Una diversa teoria è stata dimostrata ponendo dei copricapo riscaldanti o raffreddanti sulla testa di soggetti intenti a guardare video di sbadigli.Questa nuova ricerca ci suggerisce che sbadigliare ci aiuta a tenere la mente fresca, nel senso letterale del termine.Hanno quindi così scoperto che la temperatura cerebrale s'innalzava poco prima dello sbadiglio poi iniziava a calare per riprecipitare alla temperatura pre-sbadiglio

Il che suggerisce che lo sbadiglio sia innescato da un incremento nella temperatura cerebrale e che quindi "favorisca il raffreddamento del cervello”, dice Andrew Gallup della Princeton University.

Gallup ha anche studiato due donne che soffrono di attacchi continui di sbadiglio, registrandone le variazioni della temperatura corporea. I dati raccolti hanno confermato quelli raccolti sui ratti. Ciononostante, mette in guardia, "dobbiamo procedere con cautela, perché finora la ricerca è stata effettuata solo su due soggetti umani”.

"Ci muoviamo in un campo ancora in gran parte inesplorato”.

In generale, capire la funzione dello sbadiglio potrebbe costituire uno strumento estremamente utile per diagnosticare una serie di patologie mediche come l'epilessia e l'emicrania, che quando si manifestano sono entrambe precedute da un eccesso di sbadigli, spiegano i ricercatori.



Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/salute/sbadiglio.html
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16 giugno 2014

10 cose (sconvolgenti) da sapere sulla nostra cattiva alimentazione

Se usciamo di casa e andiamo al supermercato notiamo subito quanta abbondanza di cibo abbiamo intorno a noi. Ma le statistiche ci dimostrano che mangiamo male, mangiamo in eccesso e che una percentuale elevatissima di persone, ogni anno, si mette a dieta. Basti pensare che in America, ogni anno, circa metà della popolazione inizia una nuova dieta dimagrante, che in questo preciso istante più di 50 milioni di persone sono a dieta, che il 75% delle donne credono di dover dimagrire e che, solo gli americani, spendono ogni anno più di 30 miliardi di dollari in diete e simili.


Ma vediamo subito cosa intendevamo dire:

1. Il consumo di zucchero, negli ultimi 160 anni, è schizzato alle stelle

fonte: Johnson RJ, et al. Potential role of sugar (fructose) in the epidemic of hypertension, obesity and the metabolic syndrome, diabetes, kidney disease, and cardiovascular disease. The American Journal of Clinical Nutrition, 2007.


Noi occidentali consumiamo enormi quantità di zuccheri raffinati, raggiungendo un picco di circa 67 kg all’anno in alcuni paesi. Questo significa oltre 500 calorie di zucchero al giorno.
Lasciando stare se le cifre sono precise o meno è molto chiaro che stiamo consumando molto più zucchero di quanto i nostri corpi non siano in grado di gestire e questo quando ormai è ampiamente dimostrato che l’assunzione di grandi quantità di zucchero può portare a gravi problemi metabolici tra cui la resistenza all’insulina, la sindrome metabolica, il colesterolo ed i trigliceridi alti per citarne qualcuno, per non parlare del fatto che un eccesso di zucchero è uno dei principali driver di malattie come l’obesità, il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e persino il cancro.

2. Il consumo di bevande gassate e succhi di frutta è aumentato vertiginosamente


Anche se le bevande gassate sono assolutamente le peggiori per apporto di zucchero, anche la maggior parte dei succhi di frutta industriali non scherza. Il problema sta nel fatto che lo zucchero in forma liquida è particolarmente dannoso. Molti studi mostrano, infatti, che il cervello non “registra” le calorie dello zucchero in forma liquida nello stesso modo di come registra le calorie dai cibi solidi. Questo incrementa significativamente la quantità di calorie accumulate.

3. L’assunzione di calorie è aumentato di circa 400 calorie al giorno
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fonte: Dr. Stephan Guyenet. The American Diet. 2012.
Anche se le cifre esatte variano da fonte a fonte, è chiaro che l’apporto calorico è aumentato drammaticamente negli ultimi decenni.Ci sono ragioni molto complesse per questo, compreso l’aumento del consumo di cibo ed ancora una volta l’eccessivo consumo di zucchero trasformato presente in tutti gli alimenti industriali.

Una bella botta sicuramente è data da un marketing molto aggressivo verso i bambini che rimangono un target “appetitoso” per le multinazionali del food.

4. Il passaggio dal consumo di grassi tradizionali in favore di oli vegetali processati industrialmente

fonte: Dr. Stephan Guyenet. The American Diet. 2012

Quando i professionisti della salute hanno iniziato ad imputare i grassi saturi come i principali responsabili delle malattie cardiache, abbiamo tutti cominciato ad abbandonare l’uso di grassi tradizionali come il burro in favore di grassi vegetali che hanno bisogno di essere trattati chimicamente in industrie per diventare commestibili. Questi grassi sono molto ricchi di Omega 6 (acidi grassi) e se consumati in eccesso causano infiammazioni e vari problemi di salute. Questi olii, inoltre, sono spesso idrogenati, il che, come molti studi hanno dimostrato, li rende davvero tra i principali responsabili dell’aumento di rischio di malattie cardiache.
In Italia sembrerebbe che su questo fronte ci siamo salvati vista la nostra attitudine a produrre ed utilizzare il più sano olio di oliva.
Ma siamo sicuri che sia tutto olio italiano genuino quello che così è definito?
Giorni fa il NewYorkTimes ha pubblicato questa sconcertate animazione e come al solito i soloni del patriottismo becero si sono inalberati. Bè io avrei utilizzato quelle energie per lavorare a strumenti si trasparenza e consapevolezza a favore dei consumatori, voi che dite? Di quale ministro è il compito? Mandategli una mail!

5. Molte persone hanno sostituito un po’ di sano burro con le Margarine light

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Un altro effetto collaterale della “guerra” a grassi saturi è stato l’aumento del consumo di margarina che è fatta con oli idrogenati. Molti studi dimostrano che questi grassi aumentano il rischio di malattie cardiache mentre il burro tradizionale (quello prodotto da mucche che mangiano erba) in realtà contiene sostanze nutritive che possono addirittura essere protettive contro le malattie cardiache (come la vitamina K-2). Quindi il consiglio di sostituire il burro con margarine ritenute maggiormente “light” può aver fatto un sacco di danni. W il marketing!

6. L’Olio di soia è diventata la principale fonte di calorie
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Il 7% delle calorie ingerite dagli americani proviene dall’Olio di Soia, il che è una cifra esorbitante. Ma attenzione, la maggior parte delle persone non ha la minima idea che stà ingerendo ingenti quantità di questo olio di soia. Questo perché la maggior parte di esso è ingerito attraverso i prodotti industriali a cui viene aggiunto olio di soia perché è l’ingrediente più economico ed utile per esaltare caratteristiche del prodotto. Il modo migliore per evitare l’olio di soia rimane quello di evitare alimenti trasformati. So che quello che dico può sembrare banale e so anche che è una cosa molto dura da dirsi per la quale forse non mi ospiteranno più neanche su questo blog. Il perché? Pensateci bene..

7. Il grano che mangiamo oggi è meno nutriente rispetto alle varietà tradizionali di grano

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fonte: Fan MS, et al. Evidence of decreasing mineral density in wheat grain over the last 160 years. Journal of trace elements in medicine and biology.
Il frumento è una parte importante della dieta occidentale. Si trova in tutti i tipi di alimenti pane, pasta, dolci, pizze e quasi tutti i prodotti trasformati, tuttavia il grano non è più quello di una volta. E si, purtoroppo non è solo un modo di dire perché il grano moderno è stato introdotto intorno al 1960 e contiene il 19-28% in meno di importanti minerali come magnesio, ferro e zinco. Vi sono anche prove che il grano moderno è molto più dannoso (anzi che forse sia la causa) per la celiachia e per persone con sensibilità al glutine in generale.

Fortunatamente in Italia sono sempre di più i progetti di recupero delle vecchie sementi ma tutte necessitano di un sostegno da parte dei decisori politici e di organizzazione in termini di sostenbilità economica, altrimenti si corre il rischio che rimangano esperienze isolate di folklore provinciale.

Noi questa estate continueremo ad organizzare una settimana dedicata al tema con l’evento #campdigrano nella preziosa comunità di Caselle In Pittari in Cilento (Salerno) dove i compari della Coop. Terra di Resilienza stanno conducendo da anni un progetto di grande recupero di antiche varietà di grano che altrimenti sarebbero andate perdute. Vi manterremo aggiornati perché quest’anno ci saranno belle novità!

8. Stiamo mangiando più che mai cibi industriali ed elaborati

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fonte: Dr. Stephan Guyenet. Fast Food, Weight Gain and Insulin Resistance. Whole Health Source.
Questo grafico mostra come il consumo di fast food è aumentato negli ultimi decenni.

Attenzione, per fast food non dobbiamo considerare solo il junk food delle solite note paninoteche. Infatti anche se ci sembra di consumare la maggior parte dei nostri pasti “a casa” questo non significa che tutto quello che mangiamo sia genuino o che non mangiamo continuamente alimenti trasformati e preconfezionati scambiando spesso l’arte dell’assemblaggio con quella del cucinare.

9. Il fatto che ingeriamo molti grassi vegetali trasformati sta cambiando la composizione in acidi grassi del nostro corpo

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fonte: Dr. Stephan Guyenet. Seed Oils and Body Fatness- A Problematic Revisit. Whole Health Source.
La maggior parte dei grassi omega-6 che mangiamo è un acido grasso chiamato acido linoleico. Gli studi dimostrano che questo acido grasso viene facilmente incorporato nelle nostre membrane cellulari e depositandosi aumenta drasticamente le riserve di grasso corporeo. Questi grassi sono soggetti ad ossidazione e questo danneggia le molecole del nostro corpo e può aumentare il rischio di cancro.


In altre parole l’aumento del consumo di oli vegetali trasformati può realmente portare a cambiamenti strutturali nocivi nei nostri corpi. Questo lasciatemelo dire è un pensiero spaventoso.

10. Il boom di una certa dieta a basso contenuto di grassi comincia quando è cominciata l’epidemia dell’obesità.

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fonte: National Center for Health Statistics (US). Health, United States, 2008: With Special Feature on the Health of Young Adults. Hyattsville (MD): National Center for Health Statistics (US); 2009 Mar. Chartbook
Le prime linee guida dietetiche per gli americani sono stati pubblicati nel 1977 ed il boom di una dieta “sana e povera di grassi” ha colonizzato tutto l’occidente grazie ad una grande propaganda passata per i media e per il finanziamento di ricerche. E il tutto avveniva quasi allo stesso momento di quando è iniziata l’epidemia dell’obesità. Naturalmente questo non prova nulla, la correlazione non è un nesso di casualità, ma ha senso pensare che questo potrebbe essere molto più di una semplice coincidenza.

Il messaggio anti-grasso ha puntato l’indice su grassi saturi e colesterolo (innocuo), dando un primato di importanza a zuccheri e carboidrati raffinati che come abbiamo visto possono essere realmente dannosi. Per qualche strano motivo, ancora ci consigliano di seguire questo tipo di dieta nonostante gli studi ci dimostrano che è del tutto inefficace.

Gli studi sono chiari: quando abbiamo abbandonato la nostra alimentazione tradizionale a favore di alimenti moderni trasformati ad alto contenuto zucchero, di farine ed oli vegetali raffinati, abbiamo cominciato ad ammalarci. Naturalmente, sono molte le cause che concorrono a questi problemi di salute ma certamente i cambiamenti nella dieta sono il fattore più importante.

Ma a chi conviene tutto questo? Siamo sicuri che si tratti di processi di democratizzazione alimentare?

Se vediamo in un’ottica sistemica i costi del cibo moderno imbatteremo in molte contraddizioni, capiremo che un panino di fast food costa molto di più del conveniente 1€ con cui è pubblicizzato. Costa infatti 1€ più tutti i costi sociali che collettivamente (sistema sanità) e privatamente (i costi delle nostre cure personali) dobbiamo sostenere.

Voi cosa ne pensate?
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[GoPro] Uomo attaccato da uno squalo nella baia di Sydney




L'11 giugno, utente di YouTube Terry Tufferson ha caricato un video che mostra un uomo che salta dalla scogliera Manly nella baia di Sydney con una GoPro fissata alla sua testa. Subito dopo raggiunta la superficie, un amico indica e grida di vedere un grande squalo bianco venire verso di lui

Per prima cosa, diamo un'occhiata al video: 

Il titolo vuol dire "GoPro: uomo combatte un grande squalo bianco nella Baia di Sydney". Solo io o anche voi siete stati delusi dal vedere che l'uomo non ha veramente combattuto con lo squalo? Mi aspettavo un po' più di azione.

Ecco degli indizi i quali ci potrebbero svelare che il video potrebbe non essere tutto quello che dice di essere:

Mentre gli squali sono occasionalmente avvistati in quella zona, quelli più grandi, come quello mostrato, sono piuttosto rari. Anche se raro non significa che è impossibile che uno squalo del genere si possa presentare, è solo una congettura contro la legittimità del video.

Il video è stato caricato con una risoluzione di 480p. Questa è l'impostazione più bassa possibile per una GoPro e renderebbe alcuni aspetti dell'editing video, come la CGI (computer-generated imagery, immagini generate al computer ), più difficili da individuare. Alcuni affermano che questo è stato fatto intenzionalmente.

Tuttavia, non è probabile che lo squalo è un effetto CGI. Sembra molto più probabile che il filmato dello squalo è stato filmato separatamente e le scene sono state poi cucite insieme. La direzione in cui l'amico punta, non corrisponde esattamente a quella in cui in realtà appare, secondi più tardi. Certo, gli squali sono abbastanza veloci, con velocità massima di 35 mph, ma è improbabile che un grande squalo porterebbe il posteriore in un porto come quello e non approfitti di quel pazzo, agitato nuotatore. Inoltre, quando vediamo lo squalo, non sembra comunque essere alla ricerca di prede. Anzi, sembra abbastanza rilassato.

Un altro indizio che questo filmato non è autentico è il teletrasporto dello squalo circa a 59 secondi dall'inizio del video.

Proprio come un testa a testa, eccolo qui:




Eppure, un secondo dopo, si vede il salto dello squalo qui: 



Mentre è un video divertente, non sembra essere reale. C'è stata un po' di speculazione sul perché il video è stato realizzato. E' semplicemente un ragazzo normale in cerca di celebrità su YouTube? E' un video sponsorizzato da GoPro per una pubblicità? (Anche se, se fosse questo il caso, pensiamo che avrebbero voluto un po' di risoluzione in più). E 'piuttosto difficile da dire a questo punto. 

Fonte: IFLS


Rimane comunque un bel video e appena ne sapremo di più vi faremo sapere! Voi intanto diteci cosa ne pensate qui sotto.


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15 giugno 2014

Incredibile: un ingegnere non soddisfatto disegna e produce la parte che verrà impiantata nel suo cuore!



Nel 2000, a Tal Golesworthy, un ingegnere britannico, è stato detto di soffre della sindrome di Marfan, una malattia del tessuto connettivo che causa spesso la rottura dell'aorta. L'unico rimedio allora disponibile era l'abbinamento di una valvola meccanica e anticoagulanti altamente rischiosi. Per un ingegnere come Golesworthy, la soluzione non era abbastanza efficiente. Così ha costruito da se il suo impianto che fa il un lavoro migliore rispetto alla soluzione esistente, ed è diventato il primo paziente a provarlo.

La correzione esistente, chiamata chirurgia Bentall, richiede cinque ore di chirurgia invasiva e un bypass cuore-polmone, dopo che la parte danneggiata dell'aorta viene tagliata e sostituita con un innesto e la valvola meccanica. Ma Golesworthy vide un'opportunità invece della disperazione: nessuno aveva pensato di utilizzare le tecnologie più moderne, cioè unire i risultati della risonanza magnetica con gli strumenti di computer design e le nuove tecniche di prototipazione rapida. Golesworthy ha visto la possibilità di creare un impianto in grado di sostenere se stesso e ridurre il rischio di coaguli di sangue, eliminando così la necessità di prendere quei pericolosi medicinali.

In due anni di lavoro, Golesworthy ha scoperto che la parte più difficile della creazione di questo nuovo impianto non era il disegno reale o la costruzione, ma le misurazioni non affidabili. Il movimento del cuore e di altri organi ha reso così diverse prospettive dando misure totalmente diverse. Per fortuna, la squadra ha capito che una scansione in un punto specifico del ciclo cardiaco dava loro le dimensioni di cui avevano bisogno.

Il prodotto finale è costruito di polietilene tereftalato, una plastica medica standard, e pesa meno di 5g. Può essere suturato direttamente in posizione da un chirurgo a costi relativamente bassi. I risultati parlano da soli: Golesworthy è stato il primo destinatario della sua creazione, e da allora, altri 23 hanno fatto il grande passo, con più persone in lista d'attesa. Golesworthy non vede questa  solo come una vittoria per chi soffre della Sindrome di Marfan, ma anche un messaggio alla comunità medica: "Sono tutti biologi e medici, e hanno bisogno di ingegneri" ha detto. Golesworthy vuole una maggiore collaborazione tra la comunità medica e gli ingegneri, che possono vedere soluzioni che i medici e i biologi non possono. Speriamo che la comunità medica sia in ascolto, abbiamo un testimone che prova, dopo tutto.
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