E' una domanda di lunga data, tutti almeno una volta ce l'abbiamo chiesto e da molto tempo gli scienziati cercano di rispondere al perché di questo stimolo incontrollabile. Sbadigliamo, per esempio, nei momenti che precedono il riposo, durante e dopo un pasto, ma anche in situazioni che hanno un determinato significato sociale e, non ci crederete, sessuale.
Una delle prime teorie, rimasta in voga per diversi anni e soppiantata dalle ultime ricerche, suggeriva che l'insorgere dello sbadiglio fosse un modo per aumentare la quantità di ossigeno nell'organismo, in risposta ad un eccesso di anidride carbonica nel sangue.
C'è anche chi sostiene che sbadigliare sia un modo per comunicare apatia (da qui nascerebbe la contagiosità del gesto), condividendo il comportamento e lo stato fisiologico di chi ci sta attorno.
Altre teorie riguardano la possibilità che lo sbadiglio sia un riflesso scatenato dagli stessi neurotrasmettitori (serotonina prima di tutti) che, agendo a livello cerebrale, influenzano emozioni, umore, appetito ed altri aspetti della nostra vita.
Una diversa teoria è stata dimostrata ponendo dei copricapo riscaldanti o raffreddanti sulla testa di soggetti intenti a guardare video di sbadigli.Questa nuova ricerca ci suggerisce che sbadigliare ci aiuta a tenere la mente fresca, nel senso letterale del termine.Hanno quindi così scoperto che la temperatura cerebrale s'innalzava poco prima dello sbadiglio poi iniziava a calare per riprecipitare alla temperatura pre-sbadiglio.
Il che suggerisce che lo sbadiglio sia innescato da un incremento nella temperatura cerebrale e che quindi "favorisca il raffreddamento del cervello”, dice Andrew Gallup della Princeton University.
Gallup ha anche studiato due donne che soffrono di attacchi continui di sbadiglio, registrandone le variazioni della temperatura corporea. I dati raccolti hanno confermato quelli raccolti sui ratti. Ciononostante, mette in guardia, "dobbiamo procedere con cautela, perché finora la ricerca è stata effettuata solo su due soggetti umani”.
"Ci muoviamo in un campo ancora in gran parte inesplorato”.
In generale, capire la funzione dello sbadiglio potrebbe costituire uno strumento estremamente utile per diagnosticare una serie di patologie mediche come l'epilessia e l'emicrania, che quando si manifestano sono entrambe precedute da un eccesso di sbadigli, spiegano i ricercatori.
"Ci muoviamo in un campo ancora in gran parte inesplorato”.
In generale, capire la funzione dello sbadiglio potrebbe costituire uno strumento estremamente utile per diagnosticare una serie di patologie mediche come l'epilessia e l'emicrania, che quando si manifestano sono entrambe precedute da un eccesso di sbadigli, spiegano i ricercatori.
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